XIII Settimana della Fratellanza - 26 e 27 settembre - Palazzo sel Mare
In un momento così complesso e anche pericoloso a livello internazionale quali sono le riflessioni da farsi? Il clima che vive l'Europa con la questione dell'Ucraina e ciò che accade soprattutto in Medio Oriente sono aspetti che possono indurci a riflettere sui reali risvolti del nostro futuro. Spesso tali argomenti ci sembrano lontani, tanto che l'opinione pubblica è spinta a osservarli con un certo distacco. La considerazione che sovente predomina è che tali fatti incresciosi riguardano mondi separati e che coinvolgono solo in minima parte il nostro Paese. Ma non è così, soprattutto perché le distanze sono molto minori di quello che potrebbe sembrare. L'Italia è una grande penisola di civiltà e cultura europea conclamata, che penetra in modo unico nel Mediterraneo. Non può assolutamente disinteressarsi per ciò che accade nel vicino Oriente. Molte delle Nazioni coinvolte in guerre fratricide nella zona della ex Mezzaluna fertile hanno un rapporto diretto con noi e prendono il Bel Paese come trampolino di lancio per un approccio con il Vecchio continente. In altre parole dovremmo essere coinvolti più da vicino per capire a fondo ciò che sta accadendo intorno a noi.
La Settimana della Fratellanza, giunta alla sua XIII edizione, è un esempio molto importante di tale atteggiamento. Attraverso questa manifestazione - da sempre organizzata dall'associazione Cerchi Concentrici Promotor, in collaborazione con l'Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Vincenzo Moretti", l'Università "D'Annunzio" di Chieti e la Scuola Unesco, con il patrocinio gratuito del Comune di Roseto degli Abruzzi, della Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo - è un'occasione per riflettere sui temi della pace, sulla grande capacità che il dialogo tra culture diverse può avere per avvicinare le civiltà e non allontanarle. L'appuntamento è strutturato in momenti di studio e di analisi che prendono spunto dagli attentati dell’11 settembre 2001 alle Twin Towers di New York. Tra i partecipanti alle scorse edizioni possiamo ricordare lo scrittore Bruno Segre, il delegato della Lega Araba a Roma Fathi Abu Abed, l’on. Luciano Violante, l’on. Franco Angioni, il ministro Altero Matteoli, i diplomatici dell’ambasciata americana Lee R. Brown e Mark Smith, l'eurodeputato Magdi Allam e diversi docenti universitari degli atenei di Chieti, Teramo, Roma, Padova, ecc. La serie di incontri permette ai convegnisti di approfondire i grandi cambiamenti storici, politici, sociali e culturali che l’atto terroristico ha prodotto a livello mondiale, nonché di capire il più possibile le peculiarità di mondi molto eterogenei al loro interno, come quello Occidentale e quello Orientale-islamico.
La Settimana della Fratellanza è aperta a tutti, con particolare attenzione ai ragazzi delle quinte classi del Liceo "Saffo" di Roseto, del Liceo "Curie" di Giulianova e dell'Istituto "Moretti" di Roseto, oltre che a universitari degli atenei abruzzesi.
Una pace in Medio Oriente è possibile?
26 - 27 Settembre 2014 ore 09,30
Palazzo del Mare - Lungomare Sud - Roseto degli Abruzzi (Te)
PROGRAMMA
Venerdì 26 settembre 2014 ore 09,30
La pace e la democrazia sono modelli esportabili?
Intervento
Michele Cascavilla
Docente di Sociologia del Diritto e del Crimine presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali
Università "D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Considerazioni di
Carmelita Della Penna
Docente di Storia Contemporanea - Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali
Università "D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Sabato 27 settembre 2014 ore 09,30
Nella storia il concetto di pace è stato vincente o perdente?
Interventi:
Carmelita Della Penna
Docente di Storia Contemporanea - Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali
Università "D'Annunzio" di Chieti-Pescara
Fedele Cuculo
Docente di Istituzioni Giuridiche e Mutamento Sociale - Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali
Università "D'Annunzio" di Chieti-Pescara