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EVENTI DAL 2017 AL 2018


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http://www.williamdimarco.it/files/101 - Cosa Mangio - Convegno al Moretti.jpg

68.Cosa mangio? un incontro con i giovani per parlare di alimentazione

Grazie alla presenza della dott.ssa Stefania Leva, esperta in nutrizione sportiva, molti studenti hanno apprezzato il convegno organizzato nell'aula magna "Enzo Coticchia" dell'Istituto Moretti di Roseto. Il sottotitolo dell'evento era "L'alimentazione dei giovani durante la fase dello sviluppo". I ragazzi che praticano le varie discipline sportive o che sono sotto stress per studio continuato o per gli esami, hanno potuto inoltrarsi in un campo scientifico, spesso poco conosciuto, così da fare domande su cosa mangiare. L'appuntamento è riuscito alla perfezione e ha suscitato molto interesse. L'organizzazione è stata curata dall'associazione Cerchi Concentrici Promotor, in collaborazione con la scuola rosetana e il Supermercato Conad di Roseto della famiglia Foglia.

http://www.williamdimarco.it/files/100 - XXII La Cultura in cammino autunno A.jpg

67.La Cultura in cammino, giunta alla XXII edizione, è ripresa al Piamarta. Tema: le dipendenze

Con la partecipazione di tanti studenti giovedì 26 ottobre è ripresa l'edizione autunnale de "La Cultura in cammino". Il tema di questa sezione è "Le dipendenze - Testimonianze ed esperienze - Il Centro d'Ascolto di Roseto e la fragilità dei giovani", a cura dell'associazione "Amici del Progetto Uomo". Sono intervenuti Loriana Mangifesta e Alessandro Di Marco. Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 9 novembre alle ore 17:00, sempre al Piamarta-S. Cuore con "Il Centro d'Ascolto e l'alcol": ci sarà la partecipazione dell'associazione Alcolisti Anonimi Abruzzo-Molise.

http://www.williamdimarco.it/files/099 - il corpo sa di G. Ferri.jpg

66. Grande pubblico per il libro di Genovino Ferri Il corpo sa

Era strapieno il Palazzo del Mare lo scorso 16 settembre per la presentazione del libro Il corpo sa dello psichiatra e psicoterapeuta Genovino Ferri. Lo studioso rosetano ha fatto un excursus dell'evoluzione dell'uomo per rimarcare come il corpo umano è pieno di tracce di storia: tali stratificazioni di input millenari rimangono lì, ben visibili a chi fa analisi. Ferri, con questa pubblicazione, ha cambiato le carte in tavola, non percorrendo un viaggio centrifugo nell'inconscio, ma riscoprendo l'aspetto centripeto che punta direttamente alla parte fisica del corpo, con le sue parti essenziali che individuiamo nel cervello, ma che poi vanno anche ricercate nelle varie sezioni della struttura corporea. D'importanza notevole nell'evoluzione della psiche e della postura fisica è stata l'acquisizione della posizione retta dell'homo erectus, che fa cambiare prospettiva all'ominide e gli consegna un tratto essenziale allo sviluppo della nostra specie: l'equilibrio. L'interazione con il pubblico, dopo l'introduzione dell'autore, è stato anche il pezzo forte del pomeriggio culturale. Presenti il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo e la presidente del Consiglio comunale Teresa Ginoble. L'organizzazione è stata curata dall'Istituto Moretti di Roseto e dall'associazione culturale Cerchi Concentrici Promotor, con l'ausilio della libreria "La Cura".

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65. Un bel libro sulle ville rosetane

ROSETO. Il senso dell’ultimo libro di William Di Marco, dedicato alle ville storiche, sta a mio avviso nella descrizione, semplice e divulgativa come sempre dovrebbe essere, del valore di queste testimonianze della storia della città. Valore per l’oggi, oltreché per ieri. Affinché soprattutto i giovani ne siano consapevoli e possano preservarle dagli scempi urbanistici da cui nel passato nessuno le ha protette: né le ville né, tan meno, la città.
 
Non è poco sperare in tanto. Tutto il resto, a partire dalle parole di circostanza  e dagli interventi dei politici, lascia il tempo che trova. Come dire, si può liquidare con un: an passant.
 
Da osservare positivamente, invece, il fatto che William coinvolge sempre nei suoi lavori i giovani. Che dà molto spazio al documento visivo, utilissimo per veicolare il messaggio. Che si è affidato anche stavolta alla cura di “Artemia edizioni”, che ha composto un libro encomiabile sotto l’aspetto grafico ed editoriale. 
Il libro, comunque, è tradotto interamente in inglese, in omaggio alla natura turistica della città. La serata di presentazione, inoltre, ha visto partecipare anche alcuni giovani laureati che hanno prodotto negli ultimi tempi ricerche o lavori inerenti il nostro patrimonio storico-artistico.
 
Sono, queste, opere che rimangono. Che uno  può sfogliare alla ricerca di una notizia su una villa o su un particolare. Che aiutano alla conservazione di una cultura. Conosco anche molti non rosetani, presenti tra il pubblico, desiderosi di “capire” il luogo dove passano le vacanze o dove hanno casa. La funzione di un libro è sociale, non astrattamente culturale. I libri fatti per addetti ai lavori servono limitatamente. Questi qui, con le belle foto, con la spiegazione comprensibile, fanno ancora conoscere qualcosa della propria città (o della città d’elezione per le vacanze) che può tornare comodo avere in casa. (di Ugo Canti da Controaliseo del 10-08-2017)
http://www.williamdimarco.it/files/0096 - Incontri letterari 4.jpg

64.Incontri Letterari - Prima serata

Roseto è una stanza della mia anima

ROSETO. Era una scommessa parlare di letteratura classica sulla spiaggia. D’estate. Sotto un cielo azzurro pieno di stelle. Una scommessa che la “Cerchi Concentrici” di William Di Marco ha vinto. Fin dal 2014, dalla prima edizione della manifestazione, giunta quest’anno alla quarta, sempre nella location del lido “La Vela” di Roseto.

Ed ha vinto, questa scommessa, grazie soprattutto ad una protagonista eccezionale: la professoressa Manuela Racci. Una forlivese che ama Roseto. Che dice: “Roseto è una stanza della mia anima”. Ma, sopra ogni altra cosa, Manuela Racci “dipinge” le parole. Parla di Dante, Petrarca, Boccaccio come fossero qui, tra noi, a parlarci appunto. Li vive e li va vivere. “Perché un classico – osserva – non è attuale: va oltre l’attualità: l’attualità muore nel momento stesso: il classico è eterno”.
Trasmette una passione ed una preparazione, Manuela Racci, che affascina l’uditorio. Questa sera, 18 luglio, ha parlato di Petrarca, guarda caso morto il 18 luglio 1374. Ed allora ecco questo suo ricorrere alla “parola franta”; alla letteratura “che è tutta ermeneutica, cioè interpretazione eppur è scienza a suo modo”. Al Petrarca anticipatore di un mondo. Un mondo che cambia. Allora come oggi.
Vive e fa vivere dunque gli intrecci, Manuela Racci. Con Agostino; con il suo ed il nostro tempo. E ti riconcilia, quel suo parlare intenso, con la parola Cultura, oggi abusata e violentata da tanti ciarlatani. Lei con la parola invece gioca, lavora, vivifica. Un amore. Un sentimento. Un senso di conciliazione. Un momento di pace. Sotto questo cielo azzurro-notte-rosetano. Con questa spiaggia che riposa la sera. Questo mare che si placa lì… giù… all’orizzonte...
Un orizzonte che c’è. E si sente. Fuori e dentro di te, parafrasando un altro grande. La forza delle parole. Quando a dirle è la persona che sa dirle con il cuore. Da Controaliseo di Ugo Centi)
 
Incontri Letterari - Terza serata
Umanesimo: un'esigenza di felicità
ROSETO. Dopo la serata dedicata all’arte, con il professor Enzo dall’Ara, è tornata Manuela Racci a concludere l’edizione 2017 degli incontri letterari sulla spiaggia organizzati dalla “Cerchi concentrici” di William Di Marco.
 
E se il critico d’arte Dall’Ara (tra l’altro di matrice scientifica quanto a studi primigeni), si era occupato di Arte-Amicizia-Amore, secondo una visione unicum della cultura, la professoressa Racci si è invece soffermata sul tema dell’umanesimo.
Tema, vieppiù, che sta tornando attuale tra le speculazioni filosofiche, essendo ricorrente anche – per l’esempio – tra gli interventi piuttosto eretici del filosofo Cusano, orientati quest’ultimi per il vero più sul tema del lavoro che dell’intellettualità pura.
E così l’uso sapiente e originalissimo dei termini che è proprio della professoressa Racci, ha ancora una volta conquistato l’attenzione di una platea che comincia ad essere affezionata a questi incontri estivi. Specie se rapportato – è stato detto – all’unica vera nostra rivoluzione: l’umanesimo appunto. L’uomo al centro di tutte le cose; “l’omo-mensura”; che riscopre nel Quattrocento l’arte di vivere se così si può dire.
Anche se “nulla muore del tutto e niente nasce tutto ex-novo”, come osserva la professoressa, l’umanesimo è davvero una cesura nella storia. Ed in qualche modo una cesura italiana. Che si può condensare in una universale “esigenza di ricerca della felicità”, che è un po’ la cifra non solo di un epoca o di un mondo, ma della nostra stessa vita in fondo. (da Controaliseo di Ugo Centi)

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William Di Marco è autore di saggi, racconti e romanzi. Insegna materie letterarie nelle Scuole Superiori ed è docente-assistente in Storia Contemporanea all'Università...
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